AGRICOLTURA SIMBIOTICA – Un metodo oltre il biologico che viene definito SIMBIOTICO. Simbiotico è aggettivo che deriva dal greco sunbios: sun che vuol dire con e bios che significa vita. Simbiotico quindi è unione vitale. Esattamente quello che avviene in vigna tra le radici della pianta e particolari consorzi microbiologici detti micorize. Ciò che è simbiotico è risultato di agricoltura viva. Perché e come si effettua la coltura simbiotica? Il punto di partenza è la valutazione dei terreni, che per lo sfruttamento agricolo e per l’eccessivo uso di fertilizzanti e pesticidi chimici risulta inerte, pressoché privo di principi vitali. L’agricoltura simbiotica mira a restituire ai terreni la loro ricchezza naturale. L’attenzione dell’agronomo che voglia intraprendere l’agricoltura simbiotica si rivolge quindi al vigneto che non si vede, a quello che sta sotto i nostri piedi, al suolo in cui si inseriranno le radici della vite. Le radici hanno diverse necessità di nutrimento: la chimica non è così intelligente da individuare le singole carenze, che variano da pianta a pianta. Il metodo simbiotico utilizzando sostanze naturali, consorzi complessi microbiologici, le micorizze, è in grado di fornire alla pianta elementi che la pianta stessa seleziona in base alla sua necessità, restituendo ai consorzi biologici ciò di cui questi hanno bisogno, in uno scambio virtuoso, simbiotico, appunto. La scoperta delle qualità delle micorizze risale al 1800, ma il loro utilizzo è recente soprattutto nel settore viticolo: si è sviluppato con l’aumentata richiesta di naturalità da parte dei consumatori sempre più attenti alla qualità della vita. I risultati della coltura simbiotica sono diversi: maggiore resistenza delle piante agli attacchi degli agenti patogeni, alle malattie. La ricerca sta dimostrando che anche le uve da agricoltura simbiotica risulterebbero più ricche di sostanze antiossidanti, cioè le sostanze che concorrono alle nostre migliori condizioni di vita. La vita microbiologica del terreno è un mondo affascinante, un microcosmo popolato di milioni di microrganismi, di batteri buoni: si può immaginare come un laboratorio in continuo fermento, dove le radici ricevono e restituiscono, con sapienza originaria, con grandi benefici per la pianta, i cui frutti portati in cantina saranno anch’essi più idonei a una metamorfosi naturale, fisica, senza eccesso di interventi correttivi.
Potrebbero Interessarti
Aziende Rappresentate in provincia di Rimini e San Marino Continua a leggere
“Quest’anno la quantità di Chianti sarà minore ma la qualità sarà ottima” sono le parole di Giovanni Busi, presidente del Consorzio vino Chianti. “Alcune aziende – continua il... Continua a leggere
Il panorama vitivinicolo della Toscana La Toscana fa 90. E conferma il suo stato di grazia: è nuovamente la regione con più Tre Bicchieri nella... Continua a leggere
Il panorama vitivinicolo del Piemonte Malgrado il bruttissimo periodo storico che ha condizionato la ristorazione e la viticoltura, i produttori hanno dimostrato di sapere lottare.... Continua a leggere
Il panorama vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia Sembrava che l’exploit della vendemmia 2018 fosse un successo irripetibile e invece il livello qualitativo si è mantenuto... Continua a leggere