I migliori vini della Lombardia 2021
La varietà del panorama vitivinicolo della Lombardia
Numeri alla mano, la Lombardia è la prima regione agricola italiana per superficie dedicata all’agricoltura, il 69% del territorio, forte di 50mila aziende che lavorano la terra. Per quanto riguarda il vino, sono 22.900 gli ettari vitati, con la provincia di Pavia a farla da padrone: l’Oltrepò Pavese da solo produce il 65% del vino regionale.
Il ritratto che viene fuori dalle nostre degustazioni? Estremamente positivo e vitale, già a partire dal numero dei Tre Bicchieri, 27, record assoluto. La Lombardia conferma la sua vocazione per la spumantistica, è di gran lunga la regione italiana con più bollicine premiate, tutte elaborate con il Metodo Classico.
I Tre Bicchieri 2021 della Lombardia
La Franciacorta strappa 10 Tre Bicchieri dimostrando una solidità sempre più evidente; la denominazione si sta muovendo molto bene sia sul piano della sostenibilità – quasi la totalità degli ettari viene lavorata in biologico – sia sul piano qualitativo. I dosaggi zuccherini sono sempre più contenuti, le cuvée acquisiscono sempre più definizione e carattere, con il pinot nero a farsi spazio in una strada storicamente tracciata dallo chardonnay. E a proposito del vitigno più difficile al mondo, l’Oltrepò porta a casa ben 5 Tre Bicchieri con il Metodo Classico da uve pinot nero.
Gli altri Tre Bicchieri del Vecchio Piemonte arrivano dal comparto dei rossi, con un pregiato Pinot Nero, un potente Buttafuoco Storico e un Oltrepò Pavese Rosso che porta con sé il nome del vigneto, il Cavariola di Bruno Verdi.
Altra prova di carattere per il Lugana, un terroir che ha ormai raggiunto una sua piena maturità, con tre vini premiati e tanti vini apprezzati e ricercati in tutto il mondo.
Ci spostiamo di pochi chilometri, in Valtènesi, per una denominazione in rosa che ha trovato nuovo slancio; il Chiaretto, il cosiddetto vino di una notte, può invecchiare con straordinaria grazia e articolazione come dimostra il Molmenti, da uve groppello, proposto da Mattia Vezzola.
Completano la gamma dei Tre Bicchieri cinque perle valtellinesi firmate da Ar.Pe.Pe, Fay, Dirupi, Mamete Prevostini e Nino Negri. In bottiglia finisce anche il respiro delle Alpi.
- ‘More Pas Dosé M. Cl. – Castello di Cigognola
- Franciacorta Brut Eronero ’12 – Ferghettina
- Franciacorta Brut Secolo Novo ’12 – Le Marchesine
- Franciacorta Dosage Zéro ’11 – Castello Bonomi
- Franciacorta Dosage Zéro Naturae ’16 – Barone Pizzini
- Franciacorta Dosage Zéro Vintage Collection Noir ’11 – Ca’ del Bosco
- Franciacorta Dosaggio Zero Ris. ’13 – Lo Sparviere
- Franciacorta Extra Brut ’15 – Ricci Curbastro
- Franciacorta Extra Brut EBB ’15 – Mosnel
- Franciacorta Extra Brut Extreme Palazzo Lana Ris. ’09 – Guido Berlucchi & C.
- Franciacorta Non Dosato Grande Cuvée Alma – Bellavista
- Lugana Fabio Contato Ris. ’18 – Cà Maiol
- Lugana Madreperla Ris. ’18 – Perla del Garda
- Lugana Menasasso Ris. ’16 – Selva Capuzza
- Nature M. Cl. – Monsupello
- OP Buttafuoco Storico V. Solenga ’16 – Fiamberti
- OP M. Cl. Extra Brut Rosé NorEma ’17 – Calatroni
- OP Pinot Nero Brut M. Cl. 1870 ’16 – Giorgi
- OP Pinot Nero Dosaggio Zero Farfalla Cave Privée ’11 – Ballabio
- OP Pinot Nero Pernice ’17 – Conte Vistarino
- OP Rosso Cavariola Ris. ’16 – Bruno Verdi
- Valtellina Sforzato Corte di Cama ’18 – Mamete Prevostini
- Valtellina Sfursat 5 Stelle ’17 – Nino Negri
- Valtellina Sup. Grumello Ris. ’17 – Dirupi
- Valtellina Sup. Sassella Nuova Regina Ris. ’13 – Ar.Pe.Pe
- Valtellina Sup. Valgella Carterìa Ris. ’16 – Sandro Fay
- Valtènesi Chiaretto Molmenti ’17 – Costaripa